Chi non ha testa abbia gambe!

Ultima fantastica colazione al Belsayde con saluto ad animali (Hope and Tess) e padroni (Mrs Nan).
A questo punto saremmo pronti ad affrontare la "scalata" verso nord, ma ...
... dobbiamo invece tornare sui nostri passi per porre rimedio ad una grave dimenticanza: la visita al Tantallon Castle vicino a Dunbar, per la precisione 5 Km a est di Nord Berwick, sul Mar del Nord.

Ne vale veramente la pena!! A voler cercare il pelo nell'uovo vi consigliamo di essere un tantino più furbi e andarci subito, senza ripensamenti.

L'edificio è diroccato, ma ciò che ne resta e la posizione ne fanno un luogo estremamente suggestivo e scenografico.

Anche la giornata è propizia, calda e soleggiata, per la prima volta siamo in maniche corte.

Un po' per la strada, un po' per la visita, un po' per la tintarella si sono fatte le 12.00 e ci avviamo alla volta di Stirling passando per Fort Bridge.

Stirling è una città che ricorda Edimburgo. A prima vista non ci attrae, ma una volta giunti nel centro storico migliora. È variopinta e piena di gente, anche in questo caso troviamo il Festival Fringe. Noi siamo però interessati più che altro al castello.

Molto simile a quello di Edimburgo come struttura, presenta però edifici più sfarzosi ed esteriormente più conservati. Gli interni sono del tutto affidati all'immaginazione.

Vicino al castello visitiamo anche la Argyll's Lodging, una residenza settecentesca molto ben conservata, anche negli interni.

Per la cena troviamo finalmente un pub come si deve dove spendiamo poco, beviamo della buona scottish beer e mangiamo le baked potatoes con pancetta e ceddar, in un ambiente tipico frequentato da locali.

La giornata si conclude in un B&B di Perth, paesino nei pressi di Crief. Il peggiore fino a questo momento.



Edimburgh

Ci eravamo lasciati al nostro arrivo a Edimburgo, mentre la città si sta svegliando e preparando ad un'altra giornata del Fringe. Le strade sono invase da artisti di tutto il mondo che cercano un trampolino di lancio per il successo. Da qualche parte ho letto che sulle strade di quetsa città si sono fatti notare attori come Hugh Grant, Emma Thompson, Jude Law e Rachel Weisz.

Noi puntiamo subito al castello, raggiungibile a piedi, non è lontano dalla stazione.

I nostri "Explore" ci permettono di saltare la coda e in breve iniziamo la visita con l'ausilio di un'audio guida (2.40£) in italiano. Nella chiesetta del castello abbiamo anche la fortuna di assistere ad un tradizionale matrimonio scozzese con kilt e cornamuse.

Verso le 14.00 (la visita richiede circa tre ore) riscendiamo nella old town e sul Royal mile veniamo fagocitati da un carnevale di colori, maschere, esibizioni...

Nonostante la folla riusciamo a scorgere un'insegna particolare e addentrandoci in un dedalo di cortili e angusti passaggi arriviamo ad un piccolo locale appartato. Per essere in pieno centro il posto offre spuntini dolci e salati a prezzi più che ragionevoli. Poco dopo il locale si anima e riempe di gente buffa, che , a quanto pare, si conosce e ci rendiamo conto di essere finiti in una specie di circolo culturale?! Se non altro conviviale!

La compagnia è bella, ma vista l'ora proseguiamo il giro anche alla ricerca di un locare per cenare e magari assistere ad uno spettacolo. Ci rendiamo presto conto che siamo già in ritardo, è tutto prenotato!!

Decidiamo di affogare la nostra delusione con un buon caffè italiano (unica concessione alla nostalgia italica) ed una scorpacciata di fudge, dolce tipico della zona, una specie di moo a vari gusti.

Avvicinamento ad Edimburgh

Correndo il rischio di sembrare un tantino ripetitivi non ci viene un modo migliore per iniziare la giornata se non parlando della colazione.
Questa merita sicuramente una standing ovation, un elenco dettagliato e la foto.
Se pensate di essere abbastanza forti di stomaco potete proseguire la lettura altrimenti vi consigliamo di utilizzare la ricerca rapida per Edimburgo o di passare la post successivo.
Ok, siete pronti?!


Yogurt con frutta sciroppata di diverso tipo;

cornflakes con e senza frutta disidratata;

uova;

bacon;

pomodori grigliati;

funghi;

black pudding ( sorta di sanguinaccio);

frutta fresca (fragole, lamponi, pesche e melone);

tè con toast e marmelade (marmellata di agrumi);

muffin al cioccolato appena sfornati;

succo di frutta;

salsiccia;


Urge un attimo di concentrazione...


Dopo colazione, siamo fortunatamente riusciti a rotolare fino alla stazione ferroviaria di Linlithgow, dove prendiamo il treno per Edimburgh. Il biglietto di andata e ritorno ci sembra un po' caro, 7.20 £, ma presto ci rendiamo conto che ci porta fino in centro alla città e ci evita anche di prendere l'autobus.
Ci troviamo così catapultati nel pieno del fringe festival e ad ogni angolo troviamo bancarelle o artisti che danno assaggi del loro spettacolo invitando i turisti ad andarli a vedere nei vari locali la sera. Belli e bravi, una vera emozione!

Roslin

Eccoci alle prese con la nostra prima colazione scozzese! Se quella british ci era sembrata pantagruelica, questa di più...

Ciò che lascia perplessi è anche come coniugare il tutto (bella camera, atmosfera accogliente, località amena, cibo a volontà ...) con le 25 £ a testa che ci hanno chiesto.

Bando alle ciance economiche... La giornata ci sorride e decidiamo di fare una passeggiata nella ridente, ma fresca Peebles.

Alle 10.25 partenza per Roslin.
Prima piacevole sorpresa del nuovo percorso è che in Scozia, a pensarci bene non poteva che essere così, anche le autostrade sono gratuite.

Il paesaggio lungo la strada comincia a cambiare: non più solo prati e pecore, ma molti campi coltivati e, a questo punto dell'anno, siamo in agosto, già mietuti, per cui il colore dominante non è più il verde, ma il giallo.

Quando giungiamo a Roslin la prima sensazione è di delusione perché la famosa cappella (giuriamo di non essere degli invasati seguaci del Codice) è coperta e ingabbiata in una fitta struttura metallica: la stanno restaurando!!

Non tutto il male viene per nuocere, da vicino ci accorgiamo infatti che l'impalcatura, tanto disprezzata, consente di arrivare fin sul tetto e ci permette di ammirarne la struttura in ogni dettaglio. E la bellezza e il fascino della Roslin Chapel stanno proprio nei particolari.


In ogni caso, escludendo che i tempi scozzesi eguaglino quelli nostrani, a questo punto sarà tutto più che ultimato.
All'ingresso, superato il primo momento di disorientamento, dovuto alla sovrabbondanza e all'opulenza delle decorazioni, comincia ad apparire la sua vera natura. La cappella contiene più segreti di quelli che le si attribuiscono, anche di più straordinari. Il fascino della visita sta proprio nel ricercarli e scorgerli in ogni angolo, nell'analizzarli e nello svelarli restando però inappagati perché una verità definitiva non è dato scoprirla, per lo meno non durante la visita.

Dopo Roslin, ah quasi dimenticavo, il nome è gaelico e significa Ros = promontorio roccioso e lin = cascata, partiamo alla volta di Linlithgow con il timore, non conoscendo la strada, di entrare sparati ad Edinburgo.
La segnaletica, invece è chiarissima e, anche in questo caso, è inutile dirlo, si tratta di una graziosa cittadina old fashion, ricca di monumenti da visitare (per esempio il Linlithgow Palace,

castello diroccato, ma molto ben conservato o Blackness Castle, imponente fortezza sul mare ) a poca distanza da Edinburgo, appunto, perfettamente collegata alla capitale da una fitta rete di mezzi di trasporto, treni ed autobus. Noi ci serviremo del treno.
Anche il B&B, il Belsyde house, che abbiamo scelto è una vera reggia. La fortuna non ci abbandona!
La lezione della giornata: in Scozia, quando ormai credete di aver sbagliato strada, percorrete ancora almeno una curva, la vostra meta è lì!

Arrivo in Scozia!

Finalmente mettiamo piede sulla terra scozzese!

Scattiamo anche una foto ricordo sul confine:


Prima tappa a Jedburgh, un paesino molto elegante pieno di fiori. Ciò che colpisce subito sono i resti della bellissima cattedrale che decidiamo di vedere solo dall'esterno per paura di non arrivare in tempo a Melrose.
Don't worry! Nella maggior parte dei casi, a causa della loro tragica storia, l'interno non offre molto più dell'esterno, da cui si può cogliere tutta la maestosità e la grandiosità del loro lontano splendore.

Anche a Melrose ci aspetta una famosa abbazia.



Quando vi giungiamo sono le 16.00 e facciamo appena in tempo a visitare il museo che chiude alle 17. Abbazia e sito circostante chiudono alle 17.45, come la maggior parte dei monumenti e luoghi turistici scozzesi.
Questo, in un paese dove rimane giorno fino alle 22 e oltre, a seconda della stagione, è un vero peccato!!!

All'ingresso troviamo delle persone gentilissime che ci consigliano di fare l'Explorer pass per risparmiare sugli ingressi e noi a nostra volta lo consigliamo caldamente, naturalmente facendo attenzione al numero di giorni in cui si intende usufruirne.

Mentre effettuiamo la visita rimaniamo molto stupiti dal constatare che molti ingressi sono incustoditi e accessibili dall'esterno, segno che gli scozzesi sono molto rispettosi delle regole.

Partiamo soddisfatti alla volta di Peebles, 19 miglia nord, passando per l'incantevole Selkirk. Purtroppo, giunti a Peebles, veniamo a sapere che il paese è al completo, ma grazie ad una rete di conoscenze della prima albergatrice finiamo alla Chapel hill farm, accogliente fattoria appena fuori dalla cittadina.

Ecco, se il vostro inglese è almeno sufficiente per comunicare, abituatevi a queste gentilezze, la Scozia è un paese pieno di persone gentili!

A questo punto, al termine della prima giornata veramente scozzese, urgono altre considerazioni-consiglio: per chi ha un animo sensibile è difficile rimanere indifferenti di fronte ad un paesaggio emozionante e non cedere alla tentazione di scattare continue foto ai fiori, alle pecore e ai fiori e pecore insieme. Tranquilli! Sappiate che potete non esagerare perché il paesaggio, pecore annesse, rimarrà la costante di tutto il viaggio!!

Le strade, fin da Newcastle, sono strette, ma con un buon asfalto ed una segnaletica impeccabile, non bisogna però, anche in questo caso, lasciarsi prendere dall'entusiasmo perché sono infestate dagli autovelox. I limiti ci sono sembrati comunque ragionevoli: 30-40 miglia nei centri abitati e 60 su tutte le altre strade.

La preghiera del Turista

Sveglia al mattino con la nostra prima colazione british!

Prima di avventurarci in terra scozzese, indugiamo un poco per le vie di Newcastle.

Dalla nostra location ci si arriva in un attimo con la metro, da prendere direttamente in aeroporto. La cittadina, che si stende lungo le sponde del Tyne, è molto graziosa.

Quasi subito un bobby ci avvicina lasciandoci perplessi, ma scopriamo che è solo per chiederci se ci eravamo persi e per fornirci indicazioni. Molto gentile, come tutti.

Alla Chiesa di St. Mary ci viene dato anche un divertente pieghevole che prendiamo come segno ben augurale per il nostro viaggio e vogliamo offrire a tutti voi, religiosi e non, che avete deciso di dedicare un po' del vostro tempo a leggerci.
Davvero un bell'esempio di humour britannico: buone risate a tutti!


Se tra voi ci fosse qualcuno che sta ancora preparando il suo inglese per un viaggetto futuro, gli diamo una mano qui di seguito:

Padre del cielo, veglia su di noi, tuoi umili servitori, condannati a girovagare per questa terra, scattare fotografie, spedire cartoline e comprare souvenirs.

Dacci oggi la tua divina guida nella scelta dei nostri alberghi. Facci trovare rispettate le nostra prenotazioni, le stanze rifatte ed acqua calda corrente dai rubinetti.

Conducici, Signore nostro, a ristoranti buoni ed economici, dove il cibo sia squisito, i camerieri amichevoli e il vino incluso nel prezzo! Dona a noi la saggezza di lasciare giuste mance in valute che non conosciamo. Facci apprezzare dai nativi per ciò che siamo e non per quanto possiamo contribuire ai loro beni materiali.

Dacci la forza di visitare i musei, le cattedrali, i castelli segnati come "da non perdere" nelle guide turistiche. E se per caso saltiamo un monumento storico per fare un pisolino dopo pranzo, abbi pietà di noi, perché la carne è debole.

(solo per i mariti)

O Dio, proteggi le nostre mogli dagli acquisti di cui non hanno bisogno o che non possono permettersi. Non indurle in tentazione poiché esse non sanno ciò che fanno!

(solo per le mogli)

Dio onnipotente, trattieni i nostri mariti dall'ammirare le belle donne e paragonarle a noi. Salvali dal rendersi ridicoli nei bar e noi night club. Soprattutto non perdonarli per le loro trasgressioni poiché sanno esattamente ciò che fanno!

E quando i nostri viaggi saranno conclusi, facci trovare qualcuno che guarderà le nostre fotografie e ascolterà le nostre storie, così le nostre vite da turisti non saranno vane.

Amen.

...è quel che stiamo giusto tentando di fare!

Arrivo a Newcastle


Dopo una lunga pausa di riflessione, ritorniamo finalmente al progetto del nostro blogghetto dedicato alla Scozia!
Riprendiamo il discorso direttamente dall'aeroporto di Bergamo da dove siamo partiti: se sarà il caso, approfondiremo poi altri aspetti dei preparativi.

Eccoci dunque ad Orio al Serio.
Qui cominciamo a rinfrescare il nostro bistrattato inglese con qualche chiacchiera con una autentica nativa di Newcastle sulla via del ritorno.

In volo con Ryanair: nessuna sorpresa.
Orari rispettati, le hostess sono gentili e il pilota accurato.
Certo di mangiucchiare qualcosa non se ne parla proprio!

L'atterraggio all'aeroporto di Newcastle è dolce e piacevole.
A bordo pista è posteggiato un Tornado della RAF. Lo indico a C. che si stupisce di non vedere trombe d'aria in arrivo...

Temperatura al suolo forse un po' fresca ma graditissima dopo la calura di casa: alle 21.00 si sta benissimo in t-shirt!

Troviamo subito il banco della Hertz e ci viene assegnata una Fiat Punto nuova fiammante!
Il recupero della macchina si rivela invece un po' avventuroso: non c'è indicazione precisa al deposito dei veicoli e, nessun addetto in vista, ci si deve affidare all'intuito nel notare che le cifre scritte sulla chiave corrispondono alle ultime della targa dell'auto.

Dopo una buona mezzora, partiamo alla volta dell'albergo, anzi, per essere precisi, partiamo alla volta di nonsisabenecosa, dato che per superare lo shock dell'impatto con la guida a sinistra, decidiamo di fare un giretto sfruttando le strade meno trafficate.

L'albergo, il Britannia Hotel, in realtà, si trova proprio davanti all'aeroporto, seminascosto da una folta vegetazione.
Carino da fuori e niente male dentro.

La stanza è confortevole e non manca davvero nulla: subito a nanna pronti alla prima giornata nelle isole britanniche!